L’affinazione dei metalli preziosi è un processo fondamentale per ottenere materiali ad alta purezza, utilizzati in gioielleria, investimenti e applicazioni industriali di alta tecnologia. Questo procedimento non si limita all’oro, ma coinvolge anche metalli come argento, platino, palladio, rodio e iridio.
Cos’è l’Affinazione dei Metalli Preziosi?
L’affinazione è un processo chimico e fisico utilizzato per eliminare le impurità presenti nei metalli preziosi grezzi o nelle leghe. L’obiettivo è ottenere un metallo con un livello di purezza elevato, spesso misurato in millesimi (es. oro a 999,9/1000).
I metalli preziosi, dopo essere stati estratti dalle miniere o provenienti da riciclo dai prodotti che li contengono, presentano spesso tracce di altri elementi metallici o non metallici. L’affinazione consente di separare queste impurità, ottenendo un prodotto adatto per il commercio e l’utilizzo finale.
Metodi di Affinazione
Esistono diversi metodi per affinare i metalli preziosi, ciascuno adatto a specifici metalli e livelli di purezza richiesti:
1. Affinazione per Via Umida (Chimica)
- Utilizzata principalmente per oro, platino e palladio.
- Prevede l’uso di reagenti chimici (acqua regia, miscela di acido nitrico e acido cloridrico). Questa miscela di acidi è in grado di sciogliere tutti i metalli, anche quelli nobili come Au, Pt e Pd. Per precipitazione selettiva con opportuni riducenti l’oro viene poi separato dagli altri metalli.
2. Affinazione per Via Secca (Fuoco)
- Metodo storico, utilizzato principalmente per l’argento.
- Consiste nel riscaldare il metallo grezzo a temperature elevate, consentendo alle impurità di ossidarsi e separarsi come scorie.
3. Affinazione Elettrolitica
- Utilizzata sia per l’argento che per l’oro.
- Si basa sul principio dell’elettrolisi: il metallo da raffinare viene fuso in anodi e immerso in una soluzione elettrolitica specifica (a base di acido nitrico per l’argento oppure di acido cloridrico per l’oro) e, tramite il passaggio di corrente elettrica, viene sciolto. Al catodi si ottiene il metallo puro. Con la raffinazione elettrolitica si arriva a un grado di purezza dell’oro di 999,99 millesimi cioè su 100kg di oro ottenuto così è presente solo 1g di impurezza.
- Il platino e il palladio possono essere raffinati tramite un processo elettrolitico più complesso, poiché richiedono soluzioni specializzate e un controllo preciso delle condizioni operative.

Purezza del Metallo Prezioso: come si misura?
La purezza dei metalli preziosi viene generalmente misurata in:
- Carati (per l’oro): l’oro puro è considerato a 24 carati, mentre un oro a 18 carati contiene il 75% di oro e il restante 25% di altri metalli.
- Millesimi: un sistema più preciso, dove un metallo puro al 99,99% è indicato come 999,9 millesimi.
Esempi:
- Oro puro: 999,9/1000 o 24k.
- Argento Sterling: 925/1000.
- Platino di alta qualità: 950/1000.
- Palladio di alta purezza: 999/1000.
- Rodio utilizzato in galvanizzazione: 999/1000.
- Iridio puro: 999/1000.
Perché la Purezza è Importante?
- Investimenti: un metallo più puro è più pregiato e ha un valore di mercato più alto.
- Gioielleria: la purezza influisce su colore, durezza e resistenza all’usura.
- Applicazioni Industriali: l’elettronica e la medicina richiedono metalli estremamente puri per garantire prestazioni ottimali.
- Catalizzatori Industriali: metalli come il platino, il palladio e il rodio sono utilizzati per ridurre le emissioni nocive nei veicoli.
L’affinazione dei metalli preziosi è un processo complesso che garantisce l’ottenimento di materiali di altissima qualità per molteplici settori. Oro, argento, platino, palladio, rodio o iridio, la purezza ottenuta attraverso questi metodi di affinazione è cruciale per determinarne il valore e l’applicabilità finale. Un metallo puro non è solo più bello, ma anche più funzionale e prezioso.
CONTATTACI
Come possiamo aiutarti?
Insieme troveremo la soluzione migliore alle tue esigenze. Chiamaci o compila il form sottostante per avere maggiori informazioni. Ti risponderemo il prima possibile!